La Cina, un elefante nella stanza

Si è da poco concluso il congresso Cinese che ha impostato (o imposto) la classe dirigente per i prossimi anni e il presidente della repubblica popolare Cinese Xi sta sempre più somigliando a un sovrano piuttosto che a un membro che ottiene una carica supposta elettiva.

Togliendo il velo inutile delle parole allo stato di fatto la Cina è un regno con un imperatore, Xi, che ha assunto il potere e lo manterrà probabilmente fino alla sua morte e che nel tempo si è circondato di fedelissimi senza puntare sulle competenze effettive di chi si sceglieva come collaboratore stretto.

Quando infatti un regnante vuole conservare il potere deve circondarsi di persone fedeli ma che non necessariamente sono le persone giuste a far marciare un paese di oltre un miliardo e mezzo di popolazione.

Il rischio per l’Economia Cinese è altissimo, dopo anni di crescita spinta da un modello di sfruttamento del consumismo esagerato occidentale la Cina ha affrontato la pandemia con una politica (zero covid) che ha provocato danni economici immani.

Il mercato immobiliare al momento rappresenta la questione più grave nel paese, molte aziende sono sull’orlo del fallimento e il rallentamento delle compravendite di oltre il trenta percento è una fucilata al cuore di un mercato che ha bisogno di crescita perenne per sostenersi e sostenere gli investimenti fatti per costruire e cementificare mezza Cina.

Anche il settore finanziario non è completamente scevro da problematiche, la concessione di prestiti sia al settore immobiliare che all’economia reale infatti si è dimostrata forse troppo avventata e nonostante l’appoggio del governo Cinese molte banche potrebbero essere sull’orlo della crisi.

In tutto questo ecosistema scricchiolante le scelte politiche del partito non sembrano convincere i mercati e se uniamo anche le problematiche legate ai diritti civili, l’alleanza con la Russia e l’ostilità di parte dell’occidente alle politiche Cinesi possiamo essere di fronte a un pericolo per l’intera economia mondiale.

Il pericolo di un crollo Cinese si estende a tutto il mondo perché ormai in un’era di mercati ed economie globalizzate gli effetti di una caduta di un gigante simile si vedrebbero in ogni campo dell’economia e della finanza.

(29.11.2022)

(rubrica a cura del dott. Andrea Rizzini - Consulente ed Analista Finanziario)