Il peggior inizio d'anno di Wall Street negli ultimi anni

Solo il 1932 e il 1939 fecero registrare un inizio anno peggiore di questo a Wall Street, la borsa Statunitense perde il tredici percento circa dopo ottantadue giorni di negoziazione ed è il terzo risultato peggiore del secolo.

Negli altri due casi peggiori nella seconda parte dell’anno gli indici USA riuscirono a recuperare ed a superare la perdita ottenuta nei primi ottanta giorni.

Ora come ora però le prospettive appaiono più cupe, siamo di fatto a metà tra una guerra di lungo corso che porterà comunque a sanzioni permanenti e una possibile escalation globale del conflitto.

Nella prima eventualità, quella che si sta realizzando in questo momento, l’aumento dei prezzi energetici e una contrazione dell’export insieme ai consumi produrrà un rallentamento unito ad alta inflazione, non certo il migliore dei contesti economici nei quali vivere.

Se invece dovessimo cadere nella seconda ipotesi un conflitto globale sarebbe imprevedibile e gli effetti ricadrebbero a pioggia su tutto il mondo non avendo di fatto un porto che possa ritenersi veramente sicuro a parte forse i metalli preziosi e le materie prime.

Esiste un terzo scenario che appare però ormai improbabile ed è quello nel quale Russia e Ucraina raggiungono un accordo e lentamente l’Europa e il mondo occidentale in generale ritrattano le sanzioni ma non crediamo che ciò possa accadere in breve tempo.

Nel frattempo come comportarsi? I mercati sono in una fase di stallo, dopo essersi ripresi dal punto più basso stanno lentamente ritornando verso i livelli minimi raggiunti allo scoppio della guerra ma sappiamo che essi normalmente guardano a una prospettiva futura e non passata quindi questo stallo potrebbe non essere un buon segnale.

Può essere questa guerra l’evento che esaurisce la spinta al rialzo dei mercati azionari? Purtroppo anche i mercati obbligazionari stanno lentamente calando aumentando i tassi d’interesse viste le prospettive inflazionistiche e tutto ciò porta l’investitore ad avere sempre meno mercati sicuri sui quali investire.

In alcune città si osserva infatti un recupero del mercato immobiliare che secondo molti potrebbe apparire conveniente ora che l’inflazione inizia a farsi sentire e che i mercati finanziari non hanno una direzione precisa.

(13.05.2022)

(rubrica a cura del dott. Andrea Rizzini - Consulente ed Analista Finanziario)