La situazione precipita mentre i mercati credono alla tregua

La situazione umanitaria in Ucraina è drammatica e l’Europa non sarà più come prima, la guerra alle porte del vecchio continente non è più dura di quella Siriana, Afghana o di quelle interne che affliggono il medio oriente e l’Africa da anni ma ci colpisce perché potrebbe trasformarsi in un conflitto mondiale e forse nucleare.

In questo contesto gli sviluppi futuri sono imprevedibili e anche se torneremo forse a una normalità i rapporti mondiali sono cambiati e con loro cambierà anche l’economia.

Il brusco rialzo delle materie prime che segue ogni guerra o situazione di caos dall’inizio del novecento ha di solito un’inversione naturale negli anni successivi, soprattutto il comparto energetico non potrà perdurare per sempre a questi livelli e anche se la soluzione in questo caso sembra più difficoltosa torneremo sicuramente a prezzi di gas e petrolio più ragionevoli.

Il vero cambiamento che dovremo affrontare sarà invece comportamentale: la pandemia, il cambiamento climatico ed ora la guerra basata sull’enorme consumo energetico dell’occidente ci stanno dicendo che dobbiamo consumare meno, dobbiamo preservare la terra, preservare le materie prime e scegliere meglio le nostre politiche di spesa.

La diversificazione delle fonti di approvvigionamento può aiutare ma il vero futuro consiste nel puntare verso la qualità anziché la quantità.

Anche per quanto riguarda gli investimenti e il preservo del portafoglio si punta sulla qualità, sulla riduzione dei costi e su scelte che non producano effetti negativi finanziari, non avrebbe senso risparmiare per poi dover buttare i soldi dalla finestra in costi inutili.

Come fare? Ridurre al minimo i costi per il risparmio e gli investimenti è sicuramente il primo passo, pensare a coprire gli aumenti inflazionistici è il secondo mantenendo nel contempo un’adeguata diversificazione ancorando il proprio portafoglio ad alcuni beni rifugio che negli anni non sono mai cambiati.

Senza avidità né panico il risparmiatore riesce a mantenere il potere d’acquisto dei suoi risparmi, senza cadere nelle trappole emozionali che spesso risuonano eccessivamente nelle nostre orecchie. La giusta attenzione è d’obbligo soprattutto in contesti simili ma senza esagerare.

(21.03.2022)

(rubrica a cura del dott. Andrea Rizzini - Consulente ed Analista Finanziario)