Qual'è il momento giusto per vendere un titolo in perdita?

Domanda che sentiamo spesso e affrontiamo con le dovute precauzioni perché non esiste una risposta univoca.

Se dovessimo pensare solo al momento migliore per eliminare da un portafoglio d’investimento una posizione in perdita, sia essa azionaria che obbligazionaria, non dovremmo tener conto del percorso che questo titolo ha fatto nel corso degli anni ma semplicemente capire se a quel prezzo in quella data sarei disposto a ricomprarlo e credo quindi in uno sviluppo positivo delle quotazioni.

Non dobbiamo quindi farci influenzare dal passato ma capire se l’investimento è ancora valido nel momento in cui facciamo la valutazione di possibile vendita del titolo fortemente in perdita.

Se non avevamo una strategia di vendita a un determinato prezzo e quindi non siamo riusciti a fare la cosiddetta operazione di “tagliare le perdite” prima che il titolo sprofondasse nel rosso dobbiamo a questo punto pensare come se dovessimo acquistare quel titolo ex-novo.

Non esiste però solo la valutazione a mente lucida e senza il passato recente del titolo nel nostro portafoglio ma dobbiamo considerare anche gli effetti che tale cessione può avere a carattere fiscale.

Dal momento in cui cediamo un titolo possiamo in alcuni casi accumulare le cosiddette minusvalenze, ovvero perdite che si possono compensare fiscalmente con plusvalenze (guadagni).

Gli strumenti che normalmente vengono acquistati e venduti e che generano maggiori plus o minusvalenze sono le azioni, le obbligazioni o i certificati d’investimento.

Le minusvalenze nel nostro caso vengono generate quando si vende il titolo in perdita e rimangono per cinque anni a disposizione del risparmiatore che se nei cinque anni genererà una plusvalenza per un guadagno sulla vendita di un altro titolo potrà “compensare” perdita e guadagni ed evitare di versare le imposte sulla plusvalenza.

Dato che esiste questa possibilità e che dal momento in cui vendo il titolo in rosso parte il cronometro dei cinque anni si tende a dilazionare la vendita se i titoli hanno tante minusvalenze accumulate in modo da riuscire ad avere più tempo per sfruttare questo vantaggio fiscale.

E’ un ragionamento che possiamo fare tenendo sempre a mente la dinamica primaria legata alle prospettive future delle quotazioni dei titoli nel portafoglio.

(02.02.2022)

(rubrica a cura del dott. Andrea Rizzini - Consulente ed Analista Finanziario)