Settimana in ripresa per i listini, ma quanto durerà?

Siamo di fronte a una situazione diversa da quella che ci si è presentata più volte negli ultimi tredici anni.

Siamo abituati a un mercato rialzista gonfiato dall’enorme liquidità messa in campo dalle banche centrali che ha sempre visto dei rimbalzi importanti dopo ogni sua caduta.

Gli ultimi recuperi stratosferici in ordine di tempo dopo il 2018 e la pandemia con gli indici che guadagnano addirittura più di ciò che avevano lasciato sul campo.

Comprare ed entrare nei mercati in queste situazioni di ribasso è sempre stato un gioco facile in questi anni e la strategia è stata ben delineata sino ad oggi.

Ciò che spaventa adesso è il ritiro delle banche centrali, l’inflazione apparentemente fuori controllo, i conflitti che si stanno intensificando in tutto il globo e una recessione chiaramente alle porte della nostra economia.

La settimana appena trascorsa ha visto però un forte rimbalzo dei listini azionari di tutto il mondo, rimbalzi così alti potrebbero però “nascondere” le cosiddette ricoperture ovvero azioni che gli investitori compiono in fase di ribassi dei mercati per coprirsi dai rischi di inversioni del trend.

Non sembra quindi essere come le altre volte e non sembra neanche che si possa individuare con esattezza la direzione nella quale andranno i mercati, da una parte potrebbero recuperare ancora del terreno perso credendo a un rimbalzo economico, dall’altra potrebbero invece accanirsi ancora di più sui corsi azionari spingendo verso una nuova recessione.

Durante l’ultima stagflazione, recessione unita ad alta inflazione, gli unici asset che hanno effettivamente performato meglio dell’aumento dei prezzi sono stati quelli legati alle materie prime in generale e ai metalli preziosi.
La percentuale nei portafogli dei clienti istituzionali di questi asset sta in effetti crescendo segno di grande apprensione verso il prossimo futuro.

Risulta doveroso ricordarsi però che non sempre le mosse dei grandi fondi d’investimento e degli investitori istituzionali sono nella storia risultate vincenti, spesso infatti i risparmiatori hanno messo in atto strategie dette “contrarian” che andando contro il corso degli eventi e dei mercati sono riuscite ad anticipare movimenti contrari e quindi remunerativi.

(25.05.2022)

(rubrica a cura del dott. Andrea Rizzini - Consulente ed Analista Finanziario)