Stagflazione sempre più probabile, come reagire

Durante gli shock petroliferi del novecento il mondo piombò improvvisamente in una condizione rara ma possibile, la stagflazione.

Questa situazione particolare prevede in termini economici una bassa o negativa crescita del prodotto interno lordo accompagnata da un’alta inflazione, in Inghilterra, in Francia e in Italia in quegli anni superammo il dieci percento di crescita dei prezzi.

Gli stipendi si sa sono tardivi ad aggiornarsi e quindi in quel periodo le famiglie divennero inevitabilmente più povere, semplicemente guadagnavano gli stessi soldi ma tutto costava di più.

Nell’ultimo anno a fronte di un’inflazione ben sopra il cinque percento gli stipendi degli Italiani sono aumentati di una percentuale inferiore all’uno, questo ci dà già l’impressione di essere immersi nella stagflazione.

Se pensate al mondo che vi circonda tutti i settori commerciali e produttivi stanno aumentando i prezzi per rispondere alle maggiori spese energetiche e questo arriverà direttamente sulla schiena dei consumatori che già vedono gli effetti dell’inflazione reale.

Come proteggersi da tutto ciò? Ci sono due questioni che dobbiamo prendere in esame.

La prima riguarda la possibilità di agganciare il proprio stipendio all’inflazione, se salgono i prezzi dovrebbe salire anche il costo del lavoro e gli stipendi dovrebbero adeguarsi. Se siamo autonomi e non dipendenti questa è una questione da attenzionare mentre se siamo dipendenti non abbiamo molti spazi di manovra se non il ricorso alle associazioni di categoria o sindacali.

Il secondo aspetto importante è quello dei risparmi, il valore dei nostri risparmi deve essere protetto e nel momento di una stagflazione abbiamo pochi strumenti per farlo.

Le azioni che normalmente in momento di ripresa economica accompagnata dall’inflazione sono lo strumento principe per la copertura dagli effetti negativi della stessa potrebbero subire il colpo della riduzione della crescita del Pil legata proprio all’inflazione importata dalle materie energetiche.

Se guardiamo al mondo obbligazionario il reddito fisso può creare molti disagi visto che fisserebbe un rendimento probabilmente ben inferiore all’inflazione e rimane la strada dei titoli con il capitale indicizzato all’inflazione, Italia, Francia e Germania emettono titoli del genere che sono scambiati anche sul mercato nazionale.

(28.03.2022)

(rubrica a cura del dott. Andrea Rizzini - Consulente ed Analista Finanziario)