La Bussola del Risparmio

rubrica a cura del dott. Andrea Rizzini - Consulente ed Analista Finanziario

Anche con i primi freddi prosegue il trend positivo

Entriamo in trend positivo sui mercati finanziari quando a minimi e massimi decrescenti iniziano a contrapporsi minimi e massimi crescenti; in sostanza le quotazioni seguono una sorta di canale impostato verso il basso quando calano e impostato verso l’alto quando crescono, nel momento in cui i prezzi escono stabilmente da questi canali ci potrebbe essere un’inversione del trend che, nel nostro caso, sarebbe positiva vista l’annata pessima del 2022.

Quest’anno i risparmi degli Italiani e non solo saranno stati massacrati dai ribassi generalizzati sui mercati e dall’inflazione. Obbligazioni, azioni, valute, hanno subito in certi casi ribassi notevoli e costanti per tutto l’anno mentre l’aumento dei prezzi al consumo dall’altra parte mangiava ancora qualche punto percentuale ai portafogli in modo subdolo e invisibile.

Nell’ultimo periodo i portafogli si staranno sicuramente riprendendo complice le prospettive di un calo dell’inflazione e un rallentamento delle operazioni belliche ma è nel 2023 che ci si aspetta un definitivo rimbalzo se non ci saranno altri terremoti geopolitici.

Al momento attuale le paure più grandi per l’anno prossimo riguardano gli eventi bellici, posto che crisi finanziarie e pandemiche le abbiamo già scontate di recente.

Non c’è solo la Russia a far paura ma anche la Cina e la questione irrisolta con Taiwan che potrebbe innescare spirali negative sui mercati.

Nel nostro piccolo mondo Europeo dobbiamo certamente scontrarci con alcune problematiche derivanti dai paesi dell’Est Europa che difficilmente tendono ad uniformarsi dal punto di vista della trasparenza amministrativa sui fondi Europei (parliamo soprattutto dell’Ungheria ma anche in parte della Polonia) e dal debito pubblico di alcuni stati membri sempre difficilmente sotto controllo, tra i quali la nostra cara Italia.

I fondi del Pnrr dovrebbero rappresentare un volano per il nostro Paese ma vanno gestiti con cura e accuratezza per produrre non solo spesa, costi e consumi ma anche risparmi per il futuro dal lato energetico e investimenti che possano produrre utilità per molti anni a venire.

Se tutti questi problemi dovessero essere gestiti in modo adeguato e non dovessero presentarsene altri potremmo vivere un buon 2023 sui mercati finanziari.

Strumenti alternativi di investimento: il settore immobiliare

Il settore immobiliare è sempre stato il più amato dagli Italiani, l’investimento nel mattone ha sempre attirato generazioni e il suo appeal è dato certamente dal fatto di essere un investimento tangibile e duraturo.

“il mattone che non tradisce” è sempre stato un motto molto utilizzato nel bel paese ma è veramente così? Durante le crisi immobiliari in realtà può capitare ed è capitato anche in Italia che immobili perdano valore, quartieri che subiscono un degrado ambientale e sociale possono far crollare i prezzi degli immobili.

Come approcciarsi allora a questa tipologia di investimenti? Il primo passo fondamentale sicuramente è conoscere la zona o la città nella quale si intende investire, sia esso un investimento per affittare i locali o per ristrutturarli e rivenderli in futuro dobbiamo essere certi delle dinamiche del quartiere, della sua storicità e di quelle caratteristiche che lo renderanno difficilmente attaccabile dalla svalutazione.

Una volta definito tutto ciò bisognerà iniziare a capire con che strumento inseguire il proprio investimento desiderato, la compravendita diretta a volte può essere difficoltosa soprattutto per gli importi dell’investimento mentre i mercati quotati non danno molte possibilità di investimento in fondi immobiliari ma piuttosto in società immobiliari che però investono in tutto il mondo.

Esistono ormai delle piattaforme web dove alcuni progettisti recuperano fondi per progetti di ristrutturazione e vendita di immobili accessibili anche ai privati cittadini.

Queste piattaforme devono essere autorizzate dalla Consob ed essere regolari dal punto di vista normativo ma consentono in effetti di fare un investimento immobiliare senza grosse cifre dividendo la spesa su molti risparmiatori, una sorta di raccolta pubblica a fronte di un progetto immobiliare.

A volte ci chiedono quale siano i rischi di queste operazioni ed in effetti ci troviamo in un campo dove il rischio si alza notevolmente se equiparato rispetto a un normale investimento in un Buono del tesoro.

Su queste piattaforme vengono messi a disposizione Business Plan elaborati, curriculum dei progettisti e tutti i dati necessari a fare una scelta informata; il consiglio è sempre quello di poter comprendere appieno dove si stanno mettendo i propri soldi prima di investirli, se avete anche il minimo dubbio di non capire al 100% il processo potrebbe essere un rischio troppo alto da correre.