Inflazione e rialzo dei tassi: come funzionano?

All’università i corsi di micro e macro economia sono veramente interessanti, rappresentano un mondo dove “tutto torna”, un po’ come fosse una scienza matematica esatta o si trattasse di fenomeni fisici da studiare. L’interloquire di inflazione, tassi d’interesse, offerta monetaria e investimenti funziona in modo esatto e senza eventi eccezionali.

La storia ci ha però insegnato che gli eventi eccezionali sono più frequenti di quanto si pensi e che l’eccezionalità non è tanto dettata dalla frequenza di queste distorsioni ma dalla potenza che essi portano seco.

I modelli definiti dall’economia classica implicano che un aumento dell’inflazione (anche dettato dall’aumento delle materie prime energetiche come nel nostro caso) è un problema nel momento in cui va a scalfire il potere d’acquisto dei lavoratori ma soprattutto i patrimoni dei risparmiatori. Per evitare sviluppi eccessivamente inflazionistici la banca centrale può alzare i tassi d’interesse, ovvero può aumentare il costo al quale imprese e cittadini prendono a prestito il denaro.

Questo aumento di costo del denaro fa si che le imprese investano di meno e i cittadini non facciano debiti per consumare (o comprare e ristrutturare casa) e quindi l’economia rallenta.

Ci vuole tempo chiaramente ma il rischio è che questo rallentamento dell’economia coincida con momenti di alta inflazione e porti quindi tutto il tessuto economico sotto stress, vi ricordate l’anno scorso quando parlavamo della possibile inflazione e dell’inflazione sui mercati finanziari che si sarebbe prima o poi riversata sui mercati reali?

Il mondo contemporaneo purtroppo non funziona proprio come i libri di scuola e adesso ci troviamo a fare i conti con qualcosa che non conosciamo, mentre l’inflazione galoppa è normale che il valore dell’oro, bene rifugio che conserva valore nel tempo, diminuisca?

Abbiamo delle domande alle quali solo il tempo potrà rispondere ma l’effetto del rialzo dei tassi d’interesse può permettere ai risparmiatori di fissare rendimenti positivi delle obbligazioni acquistate per molti anni, anni in cui i prezzi e la crescita economica si raffredderanno naturalmente e tutta questa baraonda innescata dal collo di bottiglia creato dalla Pandemia e alimentato dall’eccesso di liquidità e dalla guerra energetica finirà.

(04.10.2022)

(rubrica a cura del dott. Andrea Rizzini - Consulente ed Analista Finanziario)